LE "TRAPPOLE" DELLA CEDOLARE SECCA

E’ molto conveniente la cedolare secca sui contratti di locazione! Soprattutto per i titolari di redditi medio- alti.Non si pagano più le imposte di registro, né i bolli sul contratto, né l’IRPEF, né le addizionali comunali e regionali. Si paga solo il 10% dell’intero canone se si tratta di contratto concordato (o agevolato) e il 21% se si tratta di contratto libero.

Però attenzione a dimenticarsi le scadenze ed in particolar modo la scadenza della proroga del contratto, che molti locatori ritengono tacita.

Non è tacita per l’Ufficio delle Entrate: se il contribuente si dimentica di presentare il MOD. RLI presso l’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla scadenza del contratto esercitando nello stesso l’opzione per il regime della cedolare secca o presenta il MOD. RLI in ritardo, perde il beneficio di tale regime per tutta l’intera annualità (ad esempio, per un contratto stipulato il 01/05/2012 con scadenza al 30/04/2015, qualora si presenti la proroga il 03/06/2015, si perde il beneficio della cedolare per il periodo 01/05/2014 = 30/04/2015 e l’opzione della cedolare secca varrà soltanto dal 01/05/2016).

E’ però possibile regolarizzare tale omissione utilizzando la “remissione in bonis” e versando una sanzione forfetaria di 258 euro, ma solo per i contratti con decorrenza 01/09/2014 per i quali non si è provveduto ad effettuare la proroga con l’opzione della cedolare secca. Purtroppo, se non si corre ai ripari, in caso di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate i conguagli IRPEF , registro e relative sanzioni, sono veramente salatissimi.

Rivolgetevi pertanto all’ASSOPROPRIETARI per verificare la regolarità del vostro contratto e per ogni chiarimento in merito.

Mariangela Morelli, Consulente Assoproprietari

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