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ANCORA SU USFRUTTO E LOCAZIONE
Dopo l'articolo su usufrutto riteniamo opportuno tornare sull'argomento...trattando usufrutto e locazioni, che sono cose ben diverse.
Tonino Veronesi
Presidente Assoproprietari
Nel parlare comune può capitare di sbagliare ad esprimersi, dando per esempio il valore di sinonimi a due parole, che in realtà non lo sono affatto – come nel caso di prima casa e abitazione principale – o di confondere il significato di un termine con un’altro, avente significaro simili.
Per quanto concerne il settore immobiliare quest’ultimo caso va a verificarsi spesso quando si parla di locazione e usufrutto: due istituti giuridici che presentano caratteristich molto simili, ma una ripartizione di poteri e obblighi tra le parti molto diversa. Facciamo un po’ di chiarezza.
Cos’è la locazione ?
La locazione, comunemente conosciuta come affitto, è il contratto con il quale un soggetto cede l’uso di una sua proprietà immobiliare dietro al pagamento di un corrispettivo mensile, detto canone, ad un secondo soggetto. Con la conclusione del contratto e per tutta la durata di questo il proprietario non potrà più usare il bene in questione, ma resterà comunque titolare di alcuni obblighi verso di esso, tra cui le spese necessarie a garantire il normale godimento del bene. Di contro, l’inquilino s’impegna a restituire la casa in buono stato al termine del contratto, a pagare puntualmente l’affitto e a farsi carico delle spese di manutenzione.
Quindi, ricapitolando, la locazione o affitto è un contratto che garantisce il godimento di un bene, mobile o immobile, in cambio del pagamento di un corrispettivo in denaro, il più delle volte a cadenza mensile. Con la firma del contratto di locazione il proprietario perde il diritto di godere della cosa affittata.
Cos’è l’usufrutto?
Anche nel caso di usufrutto parliamo di un diritto che può essere esercitato su cosa mobile o immobile, costituibile o per contratto o o per legge, quando a deciderlo è un giudice.
Qualsiasi sia la sua forma di costituzione l’usufrutto comporta sempre un annullamento dei diritti del proprietario, che perde la possibilità di godere dei frutti della cosa in questione, pur conservandone ancora la proprietà. Tale figura prende il nome di “nudo proprietario”.
Tutte le facoltà di godimento del bene passano all’usufruttuario, che acquisisce i seguenti diritti e obblighi:
-Utilizzare la cosa a proprio vantaggio
-Fare i propri i frutti della cosa (canone di locazione etc…)
-Obbligo di non modificarne la destinazione economica
Al nudo proprietario invece, restano i seguenti diritti:
-Possibilità di cambiare la destinazione economica di un bene: rendere edificabile un terreno destinato all’agricoltura
-Vendere la nuda proprietà del bene in questione.
Alla luce di quanto scritto nelle righe precedenti è possibile riassumere la principale differenza tra locazione e usufrutto, nel seguente modo: l’usufruttuario acquisisce il diritto di godimento di tutti i frutti e le utilità che il bene in questione può dargli, con il solo il solo obbligo di non cambiamento della sua natura ecomica. Con la locazione invece, il diritto di godimento del bene viene limitato da quanto fissato all’interno del contratto.
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