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PICCOLE IMPRESE: ARRIVA IL PRESSING DEL FISCO

Per le piccole imprese le scadenze di novembre/dicembre imporrano pagamenti fino a 56.000 euro. A lanciare l'allarme è il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi: «sta per arrivare il pressing del fisco sulle imprese: tra novembre e dicembre si concentreranno ben 24 scadenze fiscali/contributive. Molte di queste – come il pagamento dell'Iva, dell'Imu e della Tares – saranno più onerose delle precedenti. Inoltre, a seguito dello slittamento dell'aumento dell'Iva al prossimo 1° ottobre, pare di capire che anche gli acconti di fine anno di Irpef, di Ires e forse anche quelli dell'Irap subiranno dei rincari che, comunque, saranno compensati in sede di pagamento del saldo nel 2014.

Tuttavia, verso la fine di quest'anno questa situazione darà luogo a degli effetti molto negativi per i bilanci delle aziende, in particolar modo per quelle di piccola dimensione. Già in affanno per la cronica mancanza di liquidità, tra novembre e dicembre le piccole imprese, che costituiscono la quasi totalità delle aziende presenti nel nostro Paese, dovranno versare, tra imposte tasse e contributi, tra i 10.800 e i 56.000 euro: una vera stangata che rischia di mettere definitivamente in ginocchio moltissimi operatori economici».

Analizziamo il quadro generale.
IVA - L'aumento dell'aliquota dal 21% al 22% doveva scattare dal 1° luglio. Nella bozza del Decreto legge approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri l'aumento è stato spostato al 1° ottobre.

L'Erario riceverà i "benefici" di questo rincaro a partire dal mese di novembre, quando le imprese  che versano l'Iva con cadenza mensile pagheranno l'imposta.
Nota: nei casi aziendali sotto riportati si è tenuto conto delle novità appena descritte.

IMU - Gli imprenditori stanno attendendo con fiducia la riforma che l'Esecutivo dovrà presentare entro la fine del prossimo mese di agosto. In questa rimodulazione dell'imposta potrebbe essere introdotta la deducibilità dell'IMU dalla determinazione del reddito di impresa.

Si ricorda, inoltre, che, in seguito alla proroga del termine per l'approvazione del bilancio di previsione, i Comuni hanno tempo sino al 30 settembre 2013 per approvare le aliquote IMU da applicare per l'anno in corso.

TARES - L'applicazione del nuovo tributo ambientale è stata di fatto posticipata a fine anno. La normativa, infatti, stabilisce che i Comuni hanno la possibilità di decidere liberamente il numero delle rate di versamento.

Le prime due potranno corrispondere agli importi della vecchia TIA/TARSU, mentre la determinazione dell'ammontare complessivo dovuto a titolo di TARES avverrà con l'ultima rata, dalla quale saranno detratti gli importi già effettuati nei primi due versamenti.

Fonte: newspages

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