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NIENTE PROROGA PER IL SALDO IMU
Il Ministro dell’Economia Grilli ha confermato ieri che la scadenza resta al 17 dicembre 2012
Nessuna proroga in vista per l’IMU. “Le scadenze sono e restano quelle previste” ha dichiarato ieri il Ministro dell’Economia e delle finanze Vittorio Grilli, a margine dell’inaugurazione dell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate a L’Aquila, in risposta all’allarme lanciato dalla Consulta nazionale dei CAF sul rischio di caos per la mancanza della maggior parte delle delibere comunali.
“Spero – ha aggiunto Grilli – che i Comuni che non hanno deliberato lo facciano presto, ma non è possibile spostare la scadenza, altrimenti si mettono a rischio gli obiettivi di deficit”.
Si ricorda che, entro il 17 dicembre 2012, per tutti gli immobili, va versata la seconda rata a saldo dell’imposta complessivamente dovuta per l’intero anno con conguaglio sulla prima rata, tenendo conto delle aliquote deliberate dai singoli Comuni. La prima rata, che doveva essere pagata entro il 18 giugno, era pari al 50% dell’imposta dovuta applicando le aliquote di base.
Stesso termine per le abitazioni principali e pertinenze, nel caso in cui i contribuenti abbiano deciso di pagare in tre rate: 18 giugno e 17 settembre, pari a 1/3 dell’imposta dovuta applicando aliquote e detrazioni di base e 17 dicembre, a saldo dell’imposta dovuta in totale con conguaglio sulle rate precedenti e tenendo conto delle aliquote comunali.
A sollecitare una proroga, come anticipato, è stata la Consulta nazionale dei CAF, che ha parlato di criticità evidenti per la mancanza delle delibere dell’88% dei Comuni, chiedendo quindi di spostare al 31 dicembre il termine per il pagamento senza applicazione di sanzioni, onde evitare un “rischio caos”.
Per deliberare eventuali variazioni delle aliquote IMU, infatti, i Comuni hanno tempo fino a domani, 31 ottobre, giorno in cui scade il termine per la deliberazione dei bilanci di previsione per l’anno 2012. Eppure, alla precisa richiesta, inviata dalla Consulta dei CAF nelle scorse settimane agli 8.000 Comuni per ottenere le delibere e i regolamenti approvati ed eventuali altre informazioni che consentissero di anticipare e agevolare l’inserimento delle aliquote per il calcolo del saldo, la stampa dei modelli di versamento e la consegna al cittadino, fino a ieri avevano risposto in poco meno di 1.500 (18% sul totale).
La replica di Grilli non sembra, però, lasciare margini di trattativa.
Il Ministro, ieri, è anche tornato a parlare del tanto discusso Ddl. di stabilità, assicurando che “la riduzione delle tasse e del cuneo fiscale è un obiettivo e con la legge è iniziato questo percorso”.
In base alle ultime indiscrezioni, la Commissione Bilancio della Camera starebbe lavorando per eliminare del tutto il capitolo IRPEF-taglio delle detrazioni, evitare l’aumento dell’aliquota intermedia dell’IVA (10%) e limare il cuneo fiscale sia dal lato delle imprese, sia da quello dei lavoratori.
Il termine per presentare gli emendamenti al Ddl., comunque, scade domani.
Befera: “Il redditometro sarà presentato a brevissimo”
All’inaugurazione a L’Aquila, ieri, era infine presente anche il Direttore delle Entrate Attilio Befera, il quale, oltre a sottolineare che gli incassi della lotta all’evasione sono finora “in linea con quelli dello scorso anno, nonostante la recessione e le nuove norme sulla riscossione”, ha ribadito che il da tanto atteso nuovo “redditometro sarà presentato a brevissimo alle categorie”.
Fonte: Eutekne
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