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IMU-TASI: CHI È PROPRIETARIO DI PRIMA CASA È ESENTE DAL VERSAMENTO DELLA TASSA
Il Tax day scatta giovedì 16 giugno. Per effetto della Legge di stabilità, tuttavia, da quest'anno - per chi possiede solo un appartamento, che non rientra nella categoria degli immobili "di lusso" (A/1, A/8, A/9) - Imu e Tasi sono cancellate. Allo stesso modo, saranno esenti dal pagamento della doppia imposta gli inquilini, che usano l’appartamento in questione come abitazione principale.
Per comprendere bene la regola, occorre tuttavia chiarire un concetto. La prima casa è sempre quella nella quale il proprietario abita e risulta anagraficamente residente e le agevolazioni spettano solo a chi si trova in questa situazione. Pertanto, chi possiede un solo immobile, ma non ci abita, dovrà pagare sia Imu che Tasi. Stesso principio vale anche per l’inquilino che affitta una casa e la usa non come abitazione principale: in questo caso sarà esente dall’Imu, ma dovrà versare la Tasi, in una misura variabile che va dal 10 al 30%.
Sconti sulle due tasse sono, inoltre, previste per una serie di casi peculiari. Innanzitutto, chi è proprietario e affitta una casa a canone concordato (ossia con i contratti di durata di tre anni più due o per studenti) potrà risparmiare un quarto delle tasse dovute. In tutti i casi in cui il canone applicato è quello calmierato (e a patto che il contratto sia regolarmente registrato), presente a livello locale, infatti, si ha diritto automaticamente a uno sconto del 25% sia sull'Imu che sulla Tasi. Per gli immobili ceduti in comodato a genitori o figli, è al contrario previsto uno sconto fino al 50% lo sconto su Imu e Tasi. E' possibile usufruire di questa agevolazione, però, solo se si rientra in uno dei casi previsti dalla legge. Devono, cioè, essere rispettate due condizioni: i familiari devono essere residenti e utilizzare l'immobile come abitazione principale; il proprietario deve possedere un solo immobile per uso abitativo in Italia e deve risiedere anagraficamente e dimorare abitualmente nello stesso comune in cui è situato l'immobile concesso in comodato, oppure deve avere due case, ma entrambe nello stesso comune e ne deve utilizzare una come propria abitazione principale. Casi diversi da quelli indicati non consentono di ridurre l'Imu del 50%.
A pagare Imu e Tasi a giugno saranno, invece, coloro che possiedono immobili, che non hanno la qualifica della prima casa e i residenti all'estero per lavoro, mentre sono esenti i pensionati nel paese di residenza. Chi deve ancora pagare le imposte dovrà come al solito calcolare la prima rata sulla base delle aliquote fissate lo scorso anno dal comune. Per chi possiede immobili di lusso si applicheranno anche le detrazioni previste per la prima casa sia per l'Imu che per la Tasi.
fonte: Confappi
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