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IL CONTO TERMICO PER LE PICCOLE RIQUALIFICAZIONI

Le regole sono state rese note a fine marzo: a maggio, appena sarà attivo il portale per la registrazione e l'erogazione degli incentivi, sarà possibile utilizzare gli incentivi del conto termico.
Uno strumento nuovo, che si affianca alle detrazioni del 50 e 55% e al conto energia per il fotovoltaico e che è studiato per cercare di premiare, in modo più mirato, gli interventi davvero utili ai fini di una riconversione green degli edifici.
Gli interventi che vengono spinti dal nuovo strumento sono soprattutto di piccola taglia e puntano al miglioramento dell'efficienza energetica dell'esistente, nel caso degli immobili pubblici, o alla sostituzione di vecchie caldaie e boiler elettrici con sistemi alimentati da fonti rinnovabili. La regia del meccanismo spetta al Gse (Gestore dei servizi energetici).
I fondi a disposizione sono al momento a 900 milioni fino ad esaurimento, di cui 700 destinati ai privati – categoria che comprende anche i condomini e i titolari di redditi di impresa e agrari, oltre alle persone fisiche – e il resto agli enti pubblici. Il contributo rimborsabile, in 2 o 5 anni a seconda del caso, può arrivare fino al 40%.
Per presentare domanda ci sono tre strade: l'accesso diretto, la prenotazione degli incentivi e l'iscrizione ai Registri. Nel primo caso, il soggetto responsabile, cioè chi ha sostenuto le spese, deve compilare la scheda domanda entro 60 giorni dalla data in cui sono stati effettuati o si sono conclusi i lavori.
Nel caso si tratti di interventi realizzati prima della disponibilità dei moduli, i 60 giorni decorrono dal momento in cui questi sono scaricabili dal sito del Gse. La prenotazione degli incentivi, che rappresenta un'alternativa per le PA alla prima modalità, richiede invece la compilazione della scheda domanda a preventivo. La richiesta può essere avviata non appena si sigla il contratto di rendimento energetico con la Esco e una copia di quest'ultimo deve figurare tra i documenti allegati.
Inoltre, nella domanda deve essere indicato l'impegno a eseguire i lavori entro i termini temporali fissati dal contratto. I fondi saranno infatti erogati solo dopo la conclusione dell'intervento, sebbene il Gse sia tenuto a impegnare le somme dovute fin dal momento in cui riceve, oltre alla domanda, la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà che deve accompagnarla. L'incentivo può essere infine riconosciuto anche per i lavori antecedenti la data di attivazione del portale, purché completati dopo il 3 gennaio 2013.

Fonte: Confappi

 

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