CONDOMINIO E PRIVACY

La privacy negli ultimi anni ha assunto un’importanza rilevante nella vita di tutti i cittadini. Con l’entrata in vigore del nuovo decreto legislativo 101/2018, si è adattato il Codice della privacy alle nuove disposizioni previste dal Regolamento UE, riferito a tutti coloro che, per ragioni professionali, vengono in possesso dei dati personali. Nell’elenco di coloro che trattato dati personali, rientrano anche gli amministratori di condominio.
Secondo la normativa, l’amministratore di condominio è obbligato a decidere come svolgere la tenuta dei dati personali. I condomini possono scegliere di nominare l’amministratore come responsabile del trattamento dei dati personali, il quale può trattare solo le informazioni personali pertinenti alle finalità di gestione e amministrazione del condominio. Tra le attività di trattamento dei dati personali dei condomini spetta la raccolta dei dati esatti e aggiornati dei singoli proprietari: codice fiscale, residenza, dati catastali di ogni unità immobiliare; e la disposizione di misure finalizzate a garantire la sicurezza delle banche dati.
L’amministratore non è tenuto ad ottenere il consenso per la tenuta dei dati dei condomini, necessari alla gestione dello stesso e per la contabilità condominiale. Il consenso è necessario solo nel caso in cui l’amministratore faccia uso dei dati personali per attività diverse dalla ordinaria gestione condominiale. Si pensi, per esempio, al caso in cui occorra rivolgersi ad un’impresa di ristrutturazione, in cui è necessario il consenso diretto degli interessati.
Vista la delicatezza dell’argomento, l’amministratore è tenuto ad informare i singoli proprietari per renderli consapevoli di come i loro dati personali vengano utilizzati. Assoproprietari, con i suoi consulenti legali e condominiali, è a disposizione per ogni chiarimento.

Tonino Veronesi
Presidente Assoproprietari Bologna

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