AMMINISTRATORE: NEGAZIONI CHIAVI DELLA ZONA COMUNE

Secondo l’ Art. 1102 c.c. i condomini possono usare le “cose” comuni nei modi che ritengono più opportuni. Può l’amministratore condominiale negare le chiavi del portone d’ingresso ad una persona sovente incline a perderle? La risposta è no, infatti secondo la sentenza della cassazione n. 13626 dell’ 11 Giugno 2009 l’ amministratore può disciplinare l’uso delle cose comuni, in quanto il suo potere è finalizzato ad assicurare il pari uso a tutti i condomini (art. 1130 c.c.) ma a tal proposito esso non può negare ad uno quello che è consentito a tutta la collettività. Ma a chi spetta l’eventuale sostituzione delle serrature? Alla collettività o al singolo condomino? Per quanto possa risultare anomalo, la sostituzione è a carico della collettività e, la spesa viene calcolata in base ai millesimi di proprietà. La perdita delle chiavi e la successiva sostituzione delle serrature non viene infatti considerata come la lesione di un bene ma come semplice operazione che nella prassi si effettua per prudenza. Cassazione del 16 giugno 2005 n. 12873: “il pari uso della cosa comune non postula necessariamente il contemporaneo uso della cosa da parte di tutti i partecipanti alla comunione, che resta affidata alla concreta regolamentazione per ragioni di coesistenza; che la nozione di pari uso del bene comune non è da intendersi nel senso di uso necessariamente identico e contemporaneo, fruito cioè da tutti i condomini nell’unità di tempo e di spazio, perché se si richiedesse il concorso simultaneo di tali circostanze si avrebbe la conseguenza della impossibilità per ogni condomino di usare la cosa comune tutte le volte che questa fosse insufficiente a tal fine”

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