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NUDA PROPRIETA' ED USUFRUTTO
Torniamo su questo argomento visto che spesso non è ben chiaro su quali effetti produce questo tipo di contratto anche in termini di vantaggi e svantaggi .
Approfittiamo di un articolo di Ancona Today molto ben fatto ed articolato.
In caso di ulteriore necessità di chiarimenti gli esperti di Assoproprietari sono a disposizione per consulenze mirate.
Tonino Veronesi
Presidente Assoproprietari
Comprare un'abitazione senza usufruirne immediatamente del diritto di godimento. E' questo che si intende per nuda proprietà, una formula di acquisto dell'immobile che prende sempre più piede. Il vantaggio è che, a fronte dell'utilizzo in anni a venire, il costo di acquisto è ridotto.
La nuda proprietà è caratterizzata dalla vendita di un immobile, conservando al tempo stesso il diritto di godimento da parte di chi lo ha ceduto per tutta la sua vita. Al contrario, l’usufrutto permette al venditore di conservare questo diritto anche quando non è più proprietario.
La vendita della nuda proprietà non è altro che la cessione della casa (ma anche di un negozio o di un fabbricato) a un prezzo ben preciso: si tratta del valore dell’immobile a cui bisogna togliere l’usufrutto.
L’usufruttuario potrà quindi incassare quanto pattuito con la cessione, continuando ad abitare nella casa; in alternativa può anche riscuotere l’affitto nell’ipotesi di locazione a soggetti terzi. In poche parole usufrutto e nuda proprietà sono due facce della stessa medaglia.
Come già detto, il vantaggio per chi acquista sta nel prezzo notevolmente più basso rispetto a quello previsto con formule immobiliari differenti, una differenza determinata dal fatto che questa persona non sfrutta immediatamente la proprietà.
Si tratta di un atto di vendita vero e proprio e per la formalizzazione bisogna affidarsi a un notaio, evitando le scritture private.
Il pagamento, inoltre, può avvenire in un’unica soluzione oppure in maniera rateizzata, sempre dopo che le parti si sono messe d’accordo.
La suddivisione delle spese è altrettanto importante. La manutenzione ordinaria è a carico dell’usufruttuario, mentre quella straordinaria (ad esempio ristrutturazioni e rifacimenti) è competenza del nudo proprietario. Tornando a parlare dell’usufruttuario, il suo compito è anche quello di pagare le tasse comunali, vale a dire Irpef, Imu e Tari.
In caso di nuda proprietà, il prezzo dell’immobile deve essere calcolato in modo molto preciso. Si comincia anzitutto con una perizia redatta da un professionista, così da accertare il valore di mercato della casa.
A questo prezzo, poi, si applica un coefficiente che dipende dall’età dell’usufruttuario. Tutti i coefficienti sono decisi a cadenza periodica dal Ministero dell’Economia, prendendo spunto dall’aspettativa di vita in Italia e dal tasso di interesse legale in vigore in quel momento.
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