MERCATO IMMOBILIARE EMILIA ROMAGNA PRIMO TRIMESTRE 2020

Analisi del primo trimestre 2020 del mercato immobiliare in Emilia Romagna, al tempo del Covid-19

I primi tre mesi del nuovo anno erano iniziati, stando ai dati ufficiali, in modo sicuramente positivo.
L'osservatorio immobiliare di "Immobiliare.it", il portale di annunci attualmente mumero uno in Italia, riporta dati che ben facevano sperare per l'anno 2020.
In regione, si attestava un aumento medio di 1,2 punti percentuali dei prezzi di vendita, da cui risultava un valore medio di vendita al mq pari ad euro 2,013.
Buono era anche il dato relativo alle locazioni di tipo residenziale, con un aumento medio dei canoni pari ad un 1,6 punti percentuali, che si traduceva in un costo medio pari ad euro 9,56 al mq.
Bologna e Provincia sono, da sempre, le capofila per quanto riguarda il costo e l'andamento positivo dei prezzi di vendita e delle richieste: il primo trimestre è  iniziato con un più 2,3% dei prezzi rispetto all'utimo trimestre 2019, che si traduce in un sostanzioso incremento, pari al 4,8% in più rispetto all'anno passato.
Se vogliamo riassumere i dati relativi alla nostra regione, ad oggi acquistare un immobile residenziale a Bologna comporta una spesa poco superiore ai 2.900 euro al mq; Rimini segue con un valore medio pari ad euro 2.500 al mq.
Anche le due città di Reggio Emilia e Ferrara attestano un valore positivo rispetto al 2019, con un interessante 3,2% in più la prima ed un corposo aumento del 4,2% la seconda.
Una tendenza positiva si rileva anche per Parma e Cesena, che fanno segnare rispettivamente un aumento dei prezzi del 4,8 % e 3,4% rispetto a marzo 2019, prezzo medio di acquisto pari rispettivamente ad euro 1.972 e 1.997.
Maglie nere - su base annuale - risultano essere Forli', Piacenza e Modena: meno 2,1% la prima, meno 1,03% la seconda, meno 0,8% la terza.
Il primo trimestre 2020 offre questi dati; occorre però ricordare come il nostro paese sia pressochè fossilizzato dai primi di marzo a causa della emergenza  sanitaria.
Fondamentali saranno i dati che si potranno raccogliere dopo un medio periodo dalla data di riapertura delle attività; vedremo quali risposte il mercato immobiliare fornirà, avendo fra l’altro particolare attenzione al mercato delle locazioni a breve e lunga durata. I numerosi B&B e le analoghe strutture presenti in una città come Bologna, che in questi ultimi anni avevano caratterizzato in modo rilevante l'attività immobiliare e turistica della città, potrebbero infatti avere un futuro diverso, ove perdurasse l’emergenza legata al Covid-19.
I prossimi mesi saranno dunque mesi di osservazione e riflessioni, che avremo modo di fare insieme.
 

Dott. Alessandro Bertinelli

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