CALA LA RICCHEZZA IMMOBILIARE DELLE FAMIGLIE

Il 9 maggio 2019, Banca d’Italia e Istat hanno pubblicato una stima della ricchezza delle famiglie e delle società non finanziarie italiane 2005 al 2017.

Dai dati risulta che fino al 2017 la ricchezza netta delle famiglie italiane era costituita principalmente da investimenti in abitazioni, rappresentando quasi la metà della loro ricchezza lorda. Tra il 2005 e il 2011, gli investimenti in abitazioni ha visto sul totale delle attività una crescita del +7%, passando dal 47% nel 2005 al 54% nel 2011, per poi ridursi negli anni successivi sino al 49% nel 2017.
A pesare è la discesa dei prezzi sul mercato immobiliare residenziale, in atto dal 2012, che determina una riduzione del valore medio delle abitazioni, con conseguente contrazione del valore della ricchezza abitativa.

L’analisi conferma quanto accaduto a seguito della crisi economica del 2007. I proprietari immobiliari, e principalmente i piccoli proprietari, si trovano in una situazione di “maggiore povertà” dovuta al calo del valore dei loro immobili, molto spesso acquistati faticosamente con mutui.
A ciò si aggiunge anche la situazione tasse, che si vede gravare sugli immobili come una vera e propria patrimoniale. Ci aspettiamo, pertanto, che le istituzioni italiane possano tenerne conto, quanto meno alleggerendo la pressione fiscale.

Filomena Iovene

Tonino Veronesi

Assoproprietari

torna all'elenco degli articoli